Oltre i confini

Non avevo seguito molto la vicenda, prima del lancio, ma devo ammettere che pensare ad un salto come quello di Felix Baumgartner è qualcosa di assolutamente incredibile…

Penso -con le dovute proporzioni- che le sensazioni siano simili a quelle che devono aver provato quelli che han seguito il primo sbarco dell’uomo sulla luna… la meraviglia, lo stupore, l’ansia trepidante nell’immaginare un uomo così distante da casa da vederne i confini tutti insieme da diventare insignificanti…

Ma se allora già era un miracolo restar vivi dopo il lancio, con una tecnologia che a pensarci ora sembra impossibile possa aver portato l’uomo fin lassù, qui è la discesa che fa clamore, senza una navicella a fare da involucro, incontro velocissimo ad una terra sempre più vicina con l’incognita di riuscire a restar stabile e cosciente in una sollecitazione tale…

Il momento in cui Felix Baumgartner spicca il salto dalla vertiginosa altezza di 39km!

Ho riguardato più volte i filmati e non riesco a togliermi quel senso di incredulità e di maestosità, di ammirazione per il coraggio e il pericolo affrontati, per un traguardo mai raggiunto che ti lascia emozionato e commosso, che lascia un segno dentro…

E un segno profondo deve averlo certamente lasciato in Felix, se appena rimesso piede su questo solido suolo dice: “quando stai lì, su quello scalino, sopra al mondo, diventi così umile… e in quel momento non è più questione di superare qualche record”.

Prima di saltare aveva detto: “I know the whole world is watching now. I wish you could see what I can see. Sometimes you have to be up really high to understand how small you are… I’m coming home now.” (per i non-anglofili: “So che ora il mondo intero sta guardando. Vorrei che poteste vedere cosa vedo io. A volte devi essere molto in alto per capire quanto piccolo sei… Sto tornando a casa ora”)

Come vorrei che tutti potessero almeno immaginarselo il mondo da lassù, avere per un attimo l’intuizione di cosa vuol dire sentirlo uno soltanto e sentirsene veramente parte!

Come vorrei che tutto quel che ci divide potesse essere davvero visto nelle sue vere proporzioni, nella sua infima e ridicola nullità…

Magari è solo un sogno, ma i sogni sono fatti anche per essere condivisi!